ASPIRAZIONE FUMI DI SALDATURA

Tramite la saldatura è possibile unire due giunti mediante la fusione degli stessi o utilizzando un metallo d’apporto, che può essere lo stesso delle due parti che bisogna unire, oppure estraneo ad esse, in questo caso si parla non di saldatura, ma di brasatura, perché la fusione interessa solo il materiale d’apporto. Al giorno d’oggi esistono varie metodologie di saldatura e brasatura che ottimizzano il processo in funzione delle necessità dell’operatore. Le tecniche possono essere manuali per i saldatori e automatiche o semiautomatiche per gli operatori di saldatura. La saldatura di metalli è un processo industriale molto diffuso, per esempio nelle carpenterie metalliche, nelle officine di manutenzione, nelle carrozzerie, ecc. e rappresenta una delle attività più pericolose per la salute dei lavoratori addetti, infatti i fumi di saldatura, le polveri disperse a causa della molatura, della levigazione, della lucidatura, ecc. sono dannose per la salute degli operatori, esposti a queste sostanze per lunghi periodi di tempo. Un’esposizione prolungata può portare a gravi conseguenze per la salute, fino a giungere a patologie anche gravi a livello polmonare. La fusione dei metalli, a causa delle altissime temperature, libera del vapore che, per il successivo raffreddamento, forma delle particelle solide che, disperse nell’aria e nei gas prodotti dal processo, danno luogo ai fumi di saldatura, le cui sostanze sono particolarmente pericolose.  Per il datore di lavoro è obbligatorio prendere provvedimenti affinché si possa ridurre lo sviluppo e la diffusione delle polveri, fumi e gas. Il sistema migliore per risolvere questo problema è quello di aspirare e filtrare i fumi di saldatura e le polveri in sospensione, catturandoli direttamente alla fonte. Il sistema di captazione è fondamentale per ottenere una efficienza maggiore del sistema. La ventilazione generalizzata deve essere prevista come mero complemento di un’aspirazione vicino alla fonte.

I sistemi di aspirazione dei fumi di saldatura possono essere fissi (impianti non montati su ruote) o mobili, tuttavia l’operazione di saldatura può avvenire in diversi modi e, a seconda del modo di saldatura, è necessario trovare una soluzione per l’aspirazione de fumi che vengono rilasciati nell’ambiente. Per l’operazione di saldatura manuale in posizione fissa a banco si può utilizzare un braccio aspirante che consente di avvicinare l’aspirazione in modo mirato, vicino al punto di saldatura, oppure un banco aspirante, dove le pareti laterali e la base sono elementi aspiranti, in modo che l’operatore non debba respirare i fumi che si generano. Per l’operazione di saldatura manuale in posizione fissa su grandi spazi si può utilizzare un braccio aspirante a largo raggio d’azione con una prolunga che permette di coprire fino a quasi dieci metri di raggio d’azione. Per l’operazione di saldatura robotizzata fissa in spazio confinato da cabina si può utilizzare una cabina di saldatura, una soluzione ideale per delimitare la zona di lavoro di saldatura robotizzata. Sulla parte superiore della cabina sono presenti delle manichette attraverso le quali vengono aspirate della piccole quantità d’aria che mantengono la zona di lavoro in depressione.  Per l’operazione di saldatura robotizzata fissa in spazio non confinato si possono usare delle cappe aspiranti superiori. A seconda delle necessità è possibile scegliere in un’ampia gamma di dimensioni, eventuali tendine perimetrali possono limitare i quantitativi d’aria in gioco. Per l’operazione di saldatura robotizzata mobile (robot con grande escursione)si può utilizzare un blindocanale aspirante per poter seguire il robot nei vari punti lungo la sua corsa. Anche in questo caso è necessario un punto di aspirazione mobile. L’utilizzo del blindocanale “a panno” riduce le operazioni di manutenzione con la garanzia di una tenuta quasi ermetica su tutta la lunghezza di escursione.  Per l’operazione di saldatura in postazioni variabili e imprevedibili, infine, si può utilizzare un aspiratore carrellato dotato di braccio aspirante, tuttavia bisogna fare attenzione alle diverse normative che impongono chiari limiti d’uso. Per esempio, nella normativa territoriale dell’Emilia Romagna si legge, a proposito del campo di utilizzo: “Aspiratori mobili con sezione di depurazione, solo nei casi in cui non sia possibile utilizzare i sistemi centralizzati; sono comunque vietati nelle lavorazioni nelle quali si sviluppano sostanze classificate come cancerogene, quali le saldature di acciai inox”. Inoltre, successivamente si legge che “l’uso di aspiratori mobili, in caso di saldature aventi durata pari all’intero orario di lavoro, deve comunque essere associato ad una ventilazione generale forzata”.

COFIM non realizza solo filtri e soluzioni per aspirare i fumi di saldatura, ma progetta e realizza impianti centralizzati anche per diverse decine di utenze. In questi impianti l’aria viene convogliata verso tubazioni centralizzate appositamente dimensionate. A seconda dell’inquinante e delle normative territoriali si può utilizzare un sistema di filtrazione o un ventilatore che sta alla base della canalizzazione. La scelta del depuratore dipende dalle caratteristiche e dalla concentrazione dell’inquinante da trattare.

COFIM produce tutta una serie di filtri a seconda delle varie necessità, filtri a tasche, filtri a cartucce autopulenti, filtri a maniche autopulenti, filtri elettrostatici.

COFIM si occupa anche della costruzione di ventilatori ad accoppiamento diretto o a trasmissione, della realizzazione di impianti automatici modulanti, la soluzione tecnicamente più avanzata, semplice ed efficace per il monitoraggio dell’aspirazione in funzione dell’apertura e della chiusura delle bocche aspiranti su cicli di produzione, con tutta una serie di accorgimenti che permettono un risparmio energetico, durante il periodo invernale, perfino del 50%.