Il carbonio è un elemento chimico che si trova in tutte le forme di vita organica ed è la base della chimica organica. E’ in grado di legarsi con sé stesso e con una vasta gamma di elementi, in grado di produrre più di dieci milioni di composti. I composti di carbonio formano le basi di tutta la vita sulla terra, unito all’ossigeno forma il biossido di carbonio, vitale per la crescita delle piante, unito all’idrogeno forma gli “idrocarburi”, essenziali per l’industria in forma di combustibili fossili. Combinato a ossigeno e idrogeno forma vari gruppi di composti, tra i quali gli acidi grassi, essenziali per la vita, e gli esteri, che danno il sapore a molti frutti.
Il carbone, formato da materiali carboniosi, costituisce una forma di carbonio. Il carbone attivo contiene principalmente carbonio amorfo ed ha una struttura molto porosa , si può trovare in polvere (PAC), indicato in campi di applicazione con produzione di acque reflue in quantità poco elevata o per particelle molto piccole come quelle contenute nei fiumi o nell’aria, o in granuli (GAC), adatto in campi di applicazioni dove si deve trattare una quantità di acqua elevata ed in grado di adsorbire sostanze solubili, come gli oli minerali, i tensioattivi, gli idrocarburi, gli odori, i sapori, i lieviti e le sostanze non solubili in acqua.
PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO:
La proprietà del carbone attivo di trattenere la maggior parte delle sostanze organiche volatili è alla base della tecnologia dell’adsorbimento, un processo dove un componente solido viene usato per la rimozione ed il trattenimento di una sostanza disciolta in acqua. L’adsorbimento è un fenomeno fisico-chimico che differisce dall’assorbimento, infatti si ha quando una sostanza è fissata ad una superficie (nel nostro caso alla superficie interna del carbone attivo), mentre nel caso dell’assorbimento la sostanza viene assorbita in un mezzo diverso, per esempio quando un gas si perde in una soluzione. I carboni attivi hanno una superficie interna molto estesa, fondamentale per il potere di adsorbimento, grazie alla loro struttura porosa molto sviluppata. I pori infatti, di varie dimensioni, essendo in grado di assorbire la maggior parte delle sostanze organiche, sono la parte attiva per l’adsorbimento. L’aria contenente inquinanti aerodispersi attraversa la superficie di carbone attivo e deposita la sostanza inquinante saturando i pori del carbone. Un ventilatore diffonde l’aria attraverso il filtro e dopo la sua depurazione viene emessa nell’atmosfera. Ciclicamente, il carbone viene rigenerato da un flusso di vapore o azoto, ma la sua efficienza può diminuire del 5/10%. Inoltre, durante il processo di rigenerazione, una piccola parte del carbone attivo viene distrutta, e quindi deve essere sostituita. Recuperato l’inquinante, questo viene separato nei suoi vari componenti in un’apposita distilleria. Il carbone esausto viene poi estratto dai filtri e infine smaltito in una idonea discarica.
I fattori che possono influenzare le prestazioni del carbone attivo in acqua sono il tipo di composto da rimuovere, la concentrazione del composto da rimuovere, maggiore è la concentrazione, maggiore è il consumo di carbone e la presenza di altri composti organici.
APPLICAZIONI
I filtri a carbone attivo vengono utilizzati nell’ambito delle industrie chimiche e manifatturiere che emettono solventi, quindi le industrie che impiegano vernici, le industrie grafiche, le lavanderie a secco, le industrie meccaniche, delle fibre, gomma e cuoi artificiali. Vengono applicati anche nel controllo degli odori nelle industrie alimentari, chimiche e in varie attività industriali.
Il carbone attivo viene impiegato nei seguenti processi: declorazione dell’acqua, depurazione delle acque reflue di autolavaggio, depurazione dell’acqua di piscine, depurazione dell’acqua freatica, finissaggio delle acque reflue precedentemente trattate da altri sistemi di trattamento, tipo biologici e chimici.
MANUTENZIONE
E’ fondamentale la manutenzione periodica per la rimozione e la rigenerazione del carbone attivo esaurito. Nel caso questo non venisse cambiato, ne seguirebbe un cattivo odore e il malfunzionamento del sistema di filtraggio da cui potrebbe fuoriuscire acqua non depurata secondo i parametri richiesti dalla Legge. Ovviamente si devono occupare della manutenzione solo ditte specializzate.
Un filtro a carboni attivi dura dalle 1000 alle 3000 ore di uso continuato, ma questo numero può variare a seconda di tutta una serie di parametri che va dalla qualità dei carboni all’umidità media dell’aria aspirata, dalla presenza di fumi – i quali riducono la vita del filtro – alla manutenzione del pre-filtro antipolvere.
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Filtri Carbone – Elimina Odori della COFIM
I nostri filtri hanno una camera interna riempita di granuli di carbone che imprigionano gli odori sgradevoli prodotti dalle piante in fioritura che vengono coltivate all’interno di una struttura.
Dopo che si sono esauriti, i granuli di carbone del filtro possono essere sostituiti. Di solito si consiglia il loro ricambio ogni 12/16 mesi di utilizzo. Il panno esterno può essere lavato ogni fine ciclo.
Consigliamo di installare il nostro filtro ai carboni attivi per le coltivazioni in casa, in appartamento, in camere di uso comune con conseguente fastidio da parte di famigliari e vicini a causa dell’odore, oppure in zone di passaggio dove l’odore può sentirsi all’esterno.
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Funzionamento del Filtro a Carboni Attivi
Questi filtri sono dei cilindri cavi, chiusi da un estremità e dotati di un collo (flangia) dall’altro che permette l’accoppiamento con un tubo flessibile. Le pareti cilindriche sono delle reti metalliche riempite con carboni attivi. L’aspiratore forza l’aria a passare attraverso le pareti del filtro il cui carbone neutralizza tutti gli odori. Il tempo di contatto, cioè il tempo che l’aria impiega ad attraversare la parete di carboni è chiamato con il termine inglese “contact time”. La performance neutralizzante dei granuli di carbone attivo dipende dal contact time: maggiore è il “contact time”, maggiore à la perfomance di abbattimento del filtro.
I “terpeni” causano gli odori delle piante e degli alberi. Le molecole dell’aria circostante li trasporta finché non urtano un materiale a cui si legano. I carboni attivi possono assorbire grandi quantità di terpeni grazia alla loro struttura porosa. I carboni nei nostri filtri sono sotto forma di granuli, in questo modo la superficie porosa è più ampia con il conseguente miglioramento della capacità di neutralizzare gli odori.
Estrazione o Ricircolo
Il filtro a carboni può essere utilizzato in due maniere, o con l’estrazione o con il ricircolo. Nel primo caso l’aria che passa attraverso il filtro viene espulsa all’esterno della zona di coltivazione, nel secondo l’aria viene immessa nuovamente nello spazio di coltivazione in modo da filtrare continuamente gli odori. Nel caso dell’estrazione si favorisce anche il ricambio dell’aria (impoverita di CO2), elemento importantissimo in coltivazione al chiuso, mentre nel caso del ricircolo si provvede solo ad abbattere gli odori.